31/08/2022

Emergenza idrica, limiti al consumo di acqua fino al 30 settembre

Vietato innaffiare prati, giardini e orti dalle 10 alle 19

Sono stati prorogati fino al 30 settembre gli obblighi per il contenimento dei consumi di acqua potabile disposti con un’ordinanza ad inizio estate. Per i cittadini residenti o che hanno attività nel territorio restano valide quindi le misure già in vigore, con la sola modifica della fascia oraria entro la quale non sarà possibile innaffiare prati, giardini e orti, fissata a partire dal primo settembre dalle 10 alle 19. Fino a oggi 31 agosto lo stop era invece previsto dalle 6 alle 24.

Inoltre, l’acqua erogata dall’acquedotto non dovrà essere utilizzata per lavare piazzali, vialetti e autoveicoli, con esclusione degli autolavaggi, così come per alimentare fontane, zampilli e piscine. Ai cittadini si chiede anche di ridurre i consumi domestici ai soli usi potabili ed igienici.

“L’emergenza non è finita – spiega l’assessore all’ambiente – Anche se andiamo incontro ad una stagione meno calda e speriamo con maggiore pioggia, il territorio resta ancora in una situazione di deficit idrico. Visto lo stato di crisi idrica disposto dalla Regione Veneto, che impone di limitare gli sprechi, abbiamo quindi prorogato l’ordinanza per un altro mese. Chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini nell’adottare buone pratiche per il contenimento del consumo di acqua”.

Nel dettaglio, l’ordinanza vieta l’utilizzo dell’acqua potabile erogata dall’acquedotto per il lavaggio di piazzali e vialetti, salvo necessità evidenti legate all’igiene pubblica e l’autorizzazione dell’ufficio ambiente.I veicoli si potranno lavare solamente negli autolavaggi. Non èpermessol’uso dell’acqua per fontane ornamentali, zampilli e piscine, a meno che non siano dotati di dispositivi per il riciclo artificiale.

Inoltre, dalle 10 alle 19 non è consentito innaffiare prati, giardini e orti con qualsiasi mezzo o apparecchiatura, se non utilizzando fonti indipendenti come per esempio il recupero dell’acqua piovana.

Come già disposto dal Genio Civile, i pozzi artesiani a getto continuo a uso domestico devono essere regolati con dei dispositivi di chiusura. Si richiede inoltre ai cittadini di ridurre i consumi domestici di acqua ai soli usi potabili ed igienici, adottando le “buone pratiche” indicate dal Comune di Vicenza e da Viacqua.

Sono esclusi dal provvedimento gli agricoltori e floricoltori iscritti alla Camera di Commercio e le casette dell’acqua.

In caso di mancato rispetto dell’ordinanza le sanzioni previste andranno da 25 a 500 euro.

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Mer04

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