07/07/2022

Vicenza ha 12 nuovi alberi monumentali, inseriti nell’elenco nazionale del Ministero

Vanno ad aggiungersi all’olmo del Caucaso di villa Guiccioli censito 25 anni fa

Nei giorni scorsi il Comando Regione Carabinieri Forestale Veneto ha consegnato le tabelle di identificazione di 12 nuovi alberi monumentali, singoli esemplari, al Comune di Vicenza, per un totale di 20 piante complessive.

Sei piante si trovano nel giardino Salvi (quattro bagolari, un platano comune, un ginco), tre a Parco Querini (un carpino bianco, un cedro dell’Himalaya, un cipresso calvo), due in piazza Matteotti (sequoie giganti), una nel piazzale Giusti (cipresso calvo), quattro in viale X Giugno (platani orientali), quattro in viale Giuriolo (platani orientali).

Tali piante si aggiungono all’olmo del Caucaso presente a villa Guiccioli e inserito nell’elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia 25 anni fa.

A darne l’annuncio questa mattina in occasione di un sopralluogo è stato l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi.

“È importante preservare e valorizzare il nostro patrimonio arboreo – ha precisato l’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi – anche attraverso l’inserimento nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia di piante di pregio paesaggistico e valore storico, culturale, ecologico. La maestosa presenza di questi esemplari arricchisce ulteriormente l’importanza delle aree verdi in cui sono presenti”.

L’iter di individuazione delle piante è iniziato nel 2017: il Comune ha incaricato l’Ordine Agronomi e forestali di Vicenza (dottore forestale Domenico Maltauro) di localizzare le piante con le caratteristiche dimensionali e di specie previste. Successivamente le schede tecniche, con indicati il tipo di albero, la sua localizzazione, i caratteri salienti e la relativa documentazione fotografica, sono state inviate alla Regione Veneto tramite i Carabinieri Forestali e, quindi, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Quest’ultimo ha iscritto le 12 piante nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia, curato dalla Direzione generale dell’economia montana e delle foreste (Difor IV). I Carabinieri eseguiranno monitoraggi costanti sullo stato di conservazione delle piante per garantire ogni forma di tutela.

Si tratta di alberi che godono di una particolare tutela a livello nazionale, in considerazione dell’elevato valore naturalistico, paesaggistico, storico e culturale oltre che per l’importante ruolo rivestito dal punto di vista ecologico.

Tra le caratteristiche principali ci sono l’età, la rarità botanica, la circonferenza del tronco, l’altezza, lo sviluppo dei rami e della chioma, la posizione paesaggistica, il legame con avvenimenti storici e culturali.

La particolare tutela cui sono sottoposti ne comporta, di fatto, l’intangibilità, l’individuazione di un’area di rispetto e il divieto di interventi di qualunque tipo, fatti salvi, ovviamente, quelli conservativi e di salvaguardia.

Nel dettaglio, l’età delle piante va da poco meno di 100 anni (sequoia gigante di piazza Matteotti) a oltre due secoli (bagolari del Giardino Salvi), mentre l’altezza varia dai 13 metri (carpino bianco di Parco Querini) ai 30 (platani di viale X Giugno).



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