10/03/2021

Variante al Piano degli interventi, confermata la riduzione del consumo di suolo

Tra le osservazioni anche i collegamenti con i Comuni contermini, la proroga delle istanze per il fabbisogno familiare a carattere sociale e l’allineamento della pianificazione

Con la variante parziale al Piano degli interventi per il rinnovo delle previsioni urbanistiche in decadenza, approvata dal consiglio comunale giovedì 4 marzo con l’esame delle osservazioni pervenute, sono stati fissati quattro tasselli per lo sviluppo urbanistico della città: la riduzione del consumo di suolo, il collegamento infrastrutturale con i Comuni contermini, il soddisfacimento del fabbisogno famigliare con carattere sociale, e l’allineamento della pianificazione alla normativa regionale. 

Il punto principale della variante – commenta il sindaco Francesco Rucco - riguarda la riduzione del consumo di suolo. In linea con la legislazione regionale del 2017, limitiamo le aree esterne agli ambiti di urbanizzazione consolidata a circa 13 ettari, erano invece 61 gli ettari previsti dall’amministrazione precedente. Si stabilisce che le future espansioni vengano valutate sulla base di benefici effettivi per i cittadini e per la collettività, nel rispetto delle linee guida del Documento del Sindaco che puntano su una città più green e sulla riqualificazione dell’esistente. La variante consentirà, inoltre, di far ripartire lo sviluppo urbanistico della città e dare impulso all’attività edilizia in questo momento di particolare crisi economica”. 

Il sindaco ha ricordato poi i prossimi passi previsti per il 2021 in tema di urbanistica: “Continueremo il percorso per l’approvazione del nuovo piano particolareggiato del centro storico, che ci permetterà di intervenire anche sul nuovo piano commerciale. È necessario dare una risposta alle necessità di tutte le categorie e realtà coinvolte, duramente colpite dalla crisi economica mondiale aggravata dalla situazione legata al Covid19. Procediamo inoltre con il credito edilizio, il cui obiettivo è quello di contenere il consumo di suolo e valorizzare le aree degradate”.

Riduzione del consumo di suolo

L’amministrazione comunale procede sulla via della riduzione del consumo di suolo. Non sono state infatti confermate aree di nuova urbanizzazione che comportano consumo di suolo naturale e seminaturale, ovvero di aree esterne agli ambiti di urbanizzazione consolidata (Auc), pari a circa 35 ettari. 

La variante del 2018 prevedeva la conferma di aree di espansione edilizia esterne agli ambiti di urbanizzazione consolidata pari a 46,49 ettari. Con l’approvazione della nuova variante sono state mantenute solo le previsioni di espansione non decadute per 13,94 ettari. 

Viene stabilito inoltre che le nuove espansioni siano valutate sulla base dei benefici apportati alla collettività in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, di efficienza energetica, di minore consumo di suolo e di soddisfacimento degli standard di qualità urbana, architettonica e paesaggistica. 

L’amministrazione si allinea così alla quantità massima di consumo del suolo stabilita dalla Regione Veneto, che vede per il Comune di Vicenza il nuovo limite di 48,45 ettari, e ai nuovi indirizzi per la pianificazione comunale fissati a ottobre 2020 con il Documento del Sindaco per il Nuovo Piano degli Interventi. 

Collegamento infrastrutturale con i Comuni contermini

Nella variante sono state riconfermate anche, in accordo con le amministrazioni di Arcugnano e Longare, le previsioni di collegamento viabilistico tra gli abitati dei Comuni contermini e quelli di Tormeno e Debba, per risolvere gli annosi problemi di interconnessione e di sicurezza stradale. 

Soddisfacimento del fabbisogno famigliare avente carattere sociale

Nell’ambito del soddisfacimento del fabbisogno famigliare avente carattere sociale (ex-Bid, bando degli interessi diffusi), la variante precedentemente adottata cancellava la possibilità di dare risposta a quelle che erano le esigenze abitative di carattere famigliare e sociale. 

Sono pervenute quindi varie istanze di cittadini che avevano chiesto la conferma della previsione edificatoria non essendo stati in grado di completare l’edificazione entro il quinquennio di validità del piano. Di queste, nella nuova variante, ne sono state accolte 21 che risultavano effettuate a fronte di effettive esigenze abitative di carattere famigliare. 

Inoltre, sono stati concessi altri cinque anni per poter soddisfare le esigenze di ulteriori famiglie. 

Allineamento della pianificazione

Dopo tre anni si è giunti all’approvazione della variante per il rinnovo delle previsioni in decadenza, dovuti all’entrata a regime della nuova legge regionale n.14/2017. Pertanto, con il PAT adeguato alla legge regionale 14/2017 e con il Piano degli Interventi commisurato ai nuovi limiti di trasformazione del consumo di suolo, il Comune di Vicenza ha il Piano Regolatore Comunale conforme e proiettato verso gli ulteriori indirizzi regionali delle legge “Veneto 2050”. 

Con l’entrata in vigore del provvedimento si riattiveranno i Piani urbanistici attuativi in corso che erano stati sospesi per le misure di salvaguardia e si consentirà l’edificazione di nuove abitazioni per esigenze famigliari. 

In particolare potranno procedere con l’iter di approvazione i piani confermati dalla variante: C7 e C9 a Bertesina, C16 a Casale, C24 a Polegge, C28 e C29 a Santa Croce Bigolina, C30 e C31 a Settecà, nonché il PUA “2 Torri” in strada Cappuccini. 

La variante parziale al Piano degli interventi per il rinnovo delle previsioni urbanistiche 

Si tratta di un provvedimento fondamentale per dare continuità amministrativa alla pianificazione comunale, poiché le disposizioni regionali prevedono che decorsi cinque anni dall’approvazione del Piano decadono le “previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all’esproprio di cui all’articolo 34. 

Il Piano degli Interventi, approvato dalla precedente amministrazione, decadeva a fine marzo 2018 e, conseguentemente la giunta Variati aveva adottato prima della scadenza quinquennale la variante in argomento, introducendo una parziale revisione delle previsioni edificatorie, infrastrutturali, nonché di servizi e attrezzature di interesse generale. 

Successivamente all’adozione, la Giunta Regionale del Veneto ha approvato il provvedimento di “Individuazione della quantità massima di consumo di suolo ammesso nel territorio regionale” e con Decreto della Direzione Pianificazione Territoriale, ha stabilito per il Comune di Vicenza il nuovo limite alla trasformabilità di suolo naturale e seminaturale pari a 48,45 ettari. 

In riferimento a questi nuovi limiti di trasformazione del suolo e ai nuovi indirizzi per la pianificazione comunale fissati a ottobre 2020 con l’illustrazione del Documento del Sindaco per il Nuovo Piano degli Interventi di Vicenza, il consiglio comunale ha quindi portato ad approvazione la variante. 

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