14/12/2020

Scuole dell'infanzia comunali, al via “ComposTiamo” per imparare a non inquinare

In collaborazione con Assovigreen. Coinvolti quasi 900 bambini dai 3 ai 5 anni

Questa mattina l'assessore all'istruzione Cristina Tolio e l'assessore all'ambiente Simona Siotto hanno presentato il progetto di educazione ambientale “ComposTiamo”, promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con Assovigreen, che coinvolge 17 scuole dell'infanzia comunali della città per un totale di 878 bambini dai 3 ai 5 anni.

Erano presenti, inoltre, per Assovigreen, Giuseppe Padovan, presidente e titolare della Padovan serramenti, sponsor dell'iniziativa; Francesca Biasutto, vicepresidente, e Girolamo Centomo, collaboratore nello sviluppo dei progetti.

"Compostiamo è un progetto dall'alto valore educativo e culturale che coinvolge le scuole dell'infanzia comunali i cui alunni hanno la possibilità di capire che i rifiuti sono una risorsa - ha spiegato l'assessore all'istruzione Cristina Tolio -. Il rispetto per l'ambiente, le modalità di riciclaggio e la sistemazione dei rifiuti sono un fattore culturale ed educativo pertanto è importante iniziare fin da piccoli attraverso attività che aiutano a conoscere e comprendere i processi entrando nel vivo. Come si può vedere dall'attività di questi bambini è fondamentale la didattica in presenza perchè siano possibili queste esperienze che hanno dei risvolti ottimali".

"Cultura, senso civico e rispetto per l'ambiente sono i cardini di questa iniziativa che coinvolge tanti bambini - ha dichiarato l'assessore all'ambiente Simona Siotto -. Sono certa che questa forma di educazione sia fondamentale anche per evitare gli abbandoni che spesso vediamo in città. Questi bambini, grazie a questi insegnamenti, avranno la possibilità di diventare cittadini migliori".

L'iniziativa prevede azioni culturali, educative e informative sul tema dei rifiuti e, in particolare, degli scarti della cucina e del giardino. Il progetto promuove la raccolta differenziata e la pratica del compostaggio domestico, cioè la tecnica che utilizza la compostiera per trasformare i rifiuti organici e gli scarti verdi in fertilizzante naturale.

Dopo la sperimentazione partita a febbraio di quest'anno con il coinvolgimento di cinque istituti (N. Sasso, Rumor, M.N. Trevisan, Rossini e A. Dal Sasso) e 295 bambini, nell'anno scolastico 2020/2021 il progetto è stato attivato in tutte le 17 scuole dell'infanzia comunali con la previsione di estenderlo, l'anno prossimo, a tutte le 900 famiglie dei piccoli alunni che partecipano all'iniziativa.

La ditta Assovigreen si è occupata della formazione di tutte le insegnanti coinvolte nel progetto con incontri specifici sull'utilizzo del compost kit.

Parallelamente al progetto ComposTiamo, di durata annuale, verrà avviato anche un progetto sul riciclaggio che aiuterà i bambini a capire come prendersi cura dell’ambiente e come poter utilizzare quelli che comunemente vengono definiti “scarti” in modo creativo.

Ogni giorno, quindi, gli 878 bambini interessati al progetto collaborano con le proprie maestre nella separazione dei cibi avanzati durante il pranzo (o la merenda) raccogliendo l'umido negli appositi bidoncini.

Con il progetto, è stata attuata anche la relativa formazione delle rispettive insegnanti e la realizzazione di una guida per maestre e genitori.

 

Compost kit

Agli istituti è stato fornito un kit (“compost kit”), che comprende strumenti per ottenere terriccio a partire dai rifiuti organici della cucina: una compostiera, una cialda da 600 grammi di crusca biologica, un litro di miscela di microrganismi rigenerativi e un nebulizzatore da 500 millilitri.

La compostiera comprende due contenitori realizzati in plastica 100% riciclata dotati di un doppio fondo (che permette di far decantare e di separare la componente liquida dell’umido da quella solida), un rubinetto (per l’estrazione del liquido) e un coperchio a tenuta ermetica.

La cialda di crusca biologica (da 600 grammi) è arricchita di melassa e microrganismi probiotici, con il fine di attivare il processo di fermentazione. Va distribuita in piccole dosi (sfarinata) sopra il cumulo che si va componendo all’interno della compostiera. Quindi si procede alla sua nebulizzazione con il prodotto probiotico in dotazione, una miscela di microrganismi rigenerativi composta da lieviti, batteri dell’acido lattico e della fotosintesi che agiscono simbioticamente avviando un processo fermentativo anti-ossidativo, in grado di trasformare la sostanza organica in ottimo fertilizzante e, contemporaneamente, di evitare la formazione di cattivi odori e gas serra.

Compostaggio

Cos’è il compostaggio?

Il compostaggio è un metodo perfettamente naturale per riciclare. Compostando è possibile ricreare quotidianamente il miracolo dell’equilibrio naturale, dove nulla è “scarto” ma tutto diventa sapientemente risorsa “opportunità”.

Il compostaggio domestico è un metodo che, imitando il ciclo della natura (in maniera controllata e accelerata) permette di ottenere dalla decomposizione dei rifiuti un ottimo terriccio per l’orticoltura ed il giardinaggio. È una semplice pratica con cui ogni cittadino può autogestire il trattamento della frazione organica dai rifiuti che produce, trasformandoli in un ottimo terriccio fertile.

 

Cos’è il compost?

È il prodotto finale del processo di trasformazione biologica delle sostanze organiche, che dà vita ad un ottimo fertilizzante naturale, simile all’humus, utilizzabile per concimare i terreni o le piante in vaso.

 

Come si può controllare ed accelerare il processo di compostaggio?

Con l’ausilio combinato di una compostiera domestica e di una miscela di microrganismi probiotici, in grado di trasformare la sostanza organica in concime in tempi accelerati.

 

Cosa sono i microrganismi probiotici?

Si tratta di una miscela di microrganismi rigenerativi (Probio·Compost·Nutrient®), composta da lieviti, batteri dell’acido lattico e della fotosintesi che agiscono simbioticamente avviando un processo fermentativo anti-ossidativo, in grado di trasformare la sostanza organica in ottimo fertilizzante e contemporaneamente di evitare la formazione di cattivi odori e gas serra.

 

Cos’è la compostiera domestica?

È un contenitore a chiusura ermetica in cui introdurre i rifiuti organici della cucina, per produrre il compost.

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Da sinistra: assessore Siotto e Tolio

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