10/05/2019

Ocean Plastic Revolution sbarca a Vicenza

Presentata l'iniziativa alla presenza del sindaco

A sottolineare l'importanza del tema, questa mattina erano presenti anche il sindaco di Vicenza e l'assessore al territorio in occasione della presentazione di Ocean Plastic Revolution, l'iniziativa di sensibilizzazione ambientale proposta al Centro Commerciale Palladio fino al 26 maggio.
Portare a nuova vita oggetti che non ci servono più, trasformare
materiali di uso comune, rivela particolare creatività e ingegno. Il riciclo è fondamentale nel
moderno trattamento degli scarti, previene lo spreco dei materiali potenzialmente ancora utili e
riduce il consumo di materie prime; rappresenta una strategia fondamentale nell’uso delle risorse.
Da alcuni anni il riciclo creativo ha assunto addirittura dignità artistica fine a se stessa.
Le chiamano universalmente “flip-flops” ma per noi sono le intramontabili infradito di gomma e
plastica: ormai un must al mare. Chi potrebbe mai dire che sono uno dei principali responsabili
dell’inquinamento nei nostri mari? Eppure è proprio così: si stima che degli 8 milioni di tonnellate
di plastica che annualmente si riversano sui nostri oceani, le infradito da sole raggiungano le 90
tonnellate. È nel continente africano, in particolare in Kenya che, le correnti e le maree
trasportano continuamente tonnellate di scarpe di plastica, riducendo le spiagge a discarica di
rifiuti plastici. Colpa delle “flip-flop”, quelle che oggi possiedono oltre 3 miliardi di persone ai piedi
e che causano una lenta e silenziosa crisi ambientale.
A Kiwayu, una piccola isola antistante le coste del Kenya, opera un’impresa sociale che si adopera
aumentare la consapevolezza dell’inquinamento marino, occupandosi di ridare vita alle ciabattine
di plastica, raccogliendole, pulendole e trasformandole in opere d’arte. Vecchi sandali che si
trasformano in colorate e strabilianti sculture, come elefanti e rinoceronti, leoni a strisce e
soprattutto animali marini di varie dimensioni: dai piccoli oggetti ai “masterpiece”.
Questo lavoro consente alle famiglie una migliore qualità della vita e la dignitosa consapevolezza
di una comunità che riesce anche a salvaguardare l’ambiente in cui vive, ponendo rimedio dove la
modernità provoca danni e inviando un chiaro messaggio su come è possibile aiutare il nostro
pianeta, i nostri oceani e le persone.
Da qui parte il progetto Ocean Plastic Revolution del Centro Commerciale Palladio che, per primo
in Italia, ospita una grande selezione di “animali marini”, colorate e strabilianti sculture di squali,
delfini, polpi, pinguini e tartarughe. Attorno a questa originale mostra, si svilupperà un intero
percorso di sensibilizzazione e attività concrete a favore del riciclo e della salvaguardia marina, che
coinvolgeranno il territorio Vicentino, le Istituzioni e le scuole.
La manifestazione, che gode dei patrocini della Provincia di Vicenza e del Comune di
Vicenza, si svolgerà fino al 26 maggio al Centro Commerciale Palladio.
Nel periodo di svolgimento della manifestazione, oltre all’esposizione, saranno sviluppati
numerose iniziative diverse e complementari: dalla divulgazione di informazioni a laboratori
creativi e formativi curati dalle principali associazioni impegnate in questo ambito come WWF e
Legambiente, che coinvolgeranno scuole, famiglie e cittadini, e volte a sensibilizzare e informare il
maggior numero di persone possibili riguardo l’importante ed attuale tema della salvaguardia
marina; ma ci sarà anche la fase finale di un grande contest creativo lanciato da alcune settimane
tra le scuole primarie della provincia; una social challenge nella quale i followers della pagina
Facebook del Centro Commerciale e non solo, verranno invitati a partecipare filmando la propria
“azione di riciclo creativo” della plastica, ed infine, non mancherà una grande raccolta di tappi di
plastica e, naturalmente, di “flip-flops” per fini benefici.

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.